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Ogni giorno Fausto Delle Chiaie "si reca in piazza Augusto imperatore - una piazza al centro di Roma, che tuttavia non è una piazza centrale - e comincia a operare. Fa arte [...]. In questo luogo l'artista osserva, cerca, raccoglie e poi rielabora e ridistribuisce oggetti qualsiasi, comuni, di scarto." Con spiazzanti aggregazioni che combinano disegno e pittura, forme e segni, il recupero e il riuso di oggetti, inserti testuali e altro ancora, l'artista sollecita il passante a fermarsi, trasformandosi in un visitatore di un museo "stradale". Dal Mausoleo di Augusto al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro, tra le testimonianze del territorio della X Regio augustea, l'opera di Delle Chiaie diviene un'efficace metafora del rapporto tra territorio e museo, e di come il museo solo se in grado di sperimentare, può essere vero luogo di conservazione, studio, educazione e diletto.